Seminario Con gli occhi di un altro - Fotografia e storie personali

Ciao a tutti ragazzi!

Oggi vi parlerò di un'evento molto interessante a cui ho partecipato sabato 23 Gennaio, ovvero un seminario tenuto dall'Università IUSVE in collaborazione con Emergency ONG Onlus, la Fondazione ISMU e la casa editrice Tunuè. Tutta la classe aveva l'opportunità di scegliere tra 6 seminari (3 consigliati dai nostri professori) per l'attività di Educazione civica e personalmente ho preferito partecipare al seminario "Con gli occhi di un altro - Fotografie e storie personali". Questo evento si è tenuto presso la sede di Mestre dell'Università IUSVE ed è stato trasmesso in diretta sulla piattaforma Zoom, preceduto da un'introduzione tenutasi sulla piattaforma Youtube. Infatti l'evento era suddiviso in due parti:

La sessione plenaria su Youtube, chiamata "Notifica di cambiamento, l'evento sulla comunicazione sociale" trattava temi legati alla guerra, all'integrazione sociale e al rispetto dei diritti altrui, in un primo momento spiegati da Laura Silvia Battaglia, una giornalista documentarista che lavora nelle zone di guerra. Nel suo intervento ha raccontato storie vissute in prima persona, ad esempio quella su Tamam, un giornalista che, tramite i suoi filmati, ha voluto far luce sulla questione "dell'uranio impoverito", ovvero la causa della Leucemia che ha colpito molti dei suoi compagni e amici. Poi ha preso parola Rossella Miccio, presidente di Emergency, ovvero un'organizzazione indipendente che si occupa di di raccontare storie come quella di Tamam e si impegna ad includere queste persone nella società, a farli sentire meno soli e uguali a noi. A conclusione della prima parte ha parlato Emanuele di Giorgi, amministratore della casa editrice Tunuè, la quale ha realizzato, insieme ad Emergency, un libro intitolato "I colori di una nuova vita" che racconta quattro storie di immigrazione di quattro ragazzi diversi, scappati dalle proprie terre a causa della guerra.

 La seconda parte dell'evento era costituita dal seminario "Con gli occhi di un altro" (nel mio caso), dove Simone Cerio, un fotografo documentarista specializzato in visual journalism, ci ha raccontato e ci ha mostrato alcuni dei suoi reportage fotografici, come: 

_"Religo", una ricerca sulle comunità LGBT, conosciute o segrete, composte da ragazzi tra i 18 e i 30; "Love Givers", un reportage che mostra gli incontri tra assistenti sessuali e persone disabili; 

_"When the other go away", che racconta la storia di Davide, un ragazzo che lascia i suoi affetti per andare a lavorare nell'ospedale di guerra di Kabul; 

_"The passage", che narra come le comunità cattoliche dell'Abruzzo e del Lazio hanno reagito alla chiusura delle chiese durante la pandemia di COVID-19. 

I temi trattati nei suoi lavori sono l'importanza della relazione profonda con l'altro, l'identità e i cambiamenti sociali, l'uso di uno storytelling intimo e la spiritualità. Successivamente Mamadou Kouassi ci ha raccontato la sua storia, un lungo viaggio che lo ha portato, 12 anni fa, in Italia. Fuggito dalla Costa d'Avorio a causa della guerra, è passato per il Ghana e la Libia dove ha lavorato come muratore. Una volta arrivato in Italia, a Lampedusa, si ritrova privo del permesso di soggiorno (che riceverà solo nel 2011), così parte per Roma dove inizia a giocare a calcio in una squadra di serie D, ma purtroppo perde il permesso di soggiorno e si ritrova costretto girare per svariate Caritas. L'ultima tappa del suo viaggio è Caserta, dove vive tuttora, e dove ha fondato una squadra di basket formata solo da immigrati. Nel 2009 partecipa ad una manifestazione per i diritti degli immigrati e si appassiona a queste lotte, tanto da entrare a far parte della famiglia di Emergency e collaborare con loro per questo progetto intitolato "Un giorno qualunque". Un progetto per lui molto importante perché, finalmente, ha l'opportunità di mettere in luce i problemi che vivono gli immigrati in Italia, in particolare nel Sud Italia e delle lotte che affronta ogni giorno per i diritti.

Queste sono le fonti che ho consultato per realizzare il post:
• Sito di Simone Cerio
• Sito di Emergency
• Sito di Tunuè 
• Sito dell'università IUSVE
• Alcuni appunti presi durante il seminario

L'intervento che ho apprezzato maggiormente è stato quello di Mamadou, che ha avuto la forza e il coraggio di raccontare la sua storia in un modo molto delicato ma allo stesso tempo schietto e sincero. Ha mostrato se stesso senza la paura di essere giudicato, lanciando un messaggio importante soprattutto a noi giovani che, spesso, tendiamo ad avere dei pregiudizi nei confronti di persone che non consociamo e non ci impegniamo a tendere la mano a chi, nella vita, ha avuto o ha difficoltà. Sicuramente, tutte le testimonianze raccontate durante il seminario, sono una fonte di ispirazione per fare meglio, sia oggi che in futuro.


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