Il chimigramma

L'altro giorno, in classe, abbiamo eseguito un nuovo lavoro, il chimigramma, una fotografia realizzata senza macchina fotografica. L'abbiamo creata servendoci di un foglio di carta chiamato carta fotosensibile e di quattro liquidi inseriti in quattro vaschette diverse denominate sviluppo, arresto, fissaggio e lavaggio. La vasca di sviluppo conteneva idrochinone + acqua, quella di arresto acqua + aceto, quella di fissaggio cloruro di sodio + acqua e la vasca del lavaggio conteneva solo acqua. Abbiamo realizzato due fotografie, una con lo sfondo bianco e l'impronta nera e l'altra viceversa. Partendo (immergendo la mano e appoggiandola sul foglio) dalla vasca dello sviluppo, passando per quella d'arresto e quella di fissaggio si otteneva l'immagine a sfondo bianco con l'impronta nera. Partendo, invece, dalla vasca del fissaggio, passando per quella d'arresto e successivamente per quella di sviluppo, si otteneva l'effetto contrario, cioè l'immagine a sfondo nero con l'impronta bianca. Infine, in tutti e due i casi, bisognava immergere la fotografia nella vasca del lavaggio.


 Le fotografie che ho ottenuto sono le seguenti:

"Impronta d'uomo"



"Paghi la mossa"

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